La cerimonia di premiazione della 18esima edizione si terrà domenica 25 ottobre al ristorante ‘Il Fagiano’: la vincitrice è la giovane Carola Maselli
FASANO – L’attore, autore per la tv e il teatro, youtuber nonché stand up comedian Carlo Giuseppe Gabardini, autore di “Fossi in te insisterei. Lettera a mio padre sulla vita ancora da vivere” per Mondadori, sarà ospite della cerimonia di premiazione dei vincitori del 18° Premio di narrativa “Valerio Gentile” che si terrà domenica 25 ottobre, alle ore 18, al Ristorante “Il Fagiano” a Selva di Fasano. Per raccontare il proprio rapporto col genitore, Carlo ha ripercorso tutti gli anni della propria vita rileggendo le pagine dei diari che fedelmente tiene da sempre. “Riconoscersi per ripartire – dice Gabardini –. Riscoprire le nostre motivazioni originarie, mettendo da parte i compromessi a cui ci ha costretti la vita”. E ancora: “Questo libro è il tasto play sulla mia vita in stand by”, Un tempo lungo, ma un tempo imprescindibile se necessario per elaborare la scomparsa di un padre molto amato. Un percorso che passa necessariamente da un momento di pausa, di stand by, appunto, in cui ricordare chi si è stati e chi si è diventati. Ne discorrerà al Premio letterario “Valerio Gentile” con Mattia Albani, giovane scrittore e già vincitore dello stesso Concorso nel 2010.
Quindi sarà lo stesso Gabardini a premiare il vincitore (la giovanissima monopolitana Carola Maselli con “E acqua fu”) consegnandogli la sua opera fresca di stampa. La finalità del Premio Nazionale di Narrativa “Valerio Gentile”, promosso dal Centro Studi omonimo in collaborazione con l’Editore Schena, è infatti quella di promuovere la scrittura come forma privilegiata di espressione tra i giovani e giovanissimi, ed è, a differenza della quasi totalità dei premi che costellano il panorama letterario italiano, totalmente gratuito, e pubblica l’opera vincitrice in una Collana editoriale di prestigio per Schena Editore. Una operazione culturale nata per proporre giovani talenti letterari, e apprezzata non solo naturalmente da coloro che si affacciano al mondo della scrittura e della letteratura giovane, ma anche da molti ambienti del giornalismo e dell’arte (testimonial del Premio è il regista e scrittore Pupi Avati) che a più riprese hanno manifestato il proprio compiacimento per la formula e le modalità del concorso.